La famiglia Garofoli vi aspetta sabato 30 e domenica 31 maggio (10.00-18.00) a Cantine Aperte 2015!
PROGRAMMA:
Tour della cantina (sabato 30 e domenica 31)
Visita alla barriccaia e bottaia dove si potranno inoltre osservare le pupitres per la spumantizzazione del “Metodo Classico” e le aree a temperatura controllata dove il vino fa affinamento in bottiglia. La visita prosegue osservando la linea produttiva, di imbottigliamento e area spumantizzazione “Metodo Charmat”.
Degustazione vini Garofoli (sabato 30 e domenica 31)
-Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore “Macrina” 2014
-Passerina Garofoli Marche IGT 2014
-Falerio Pecorino Doc “Gale” 2014
-Rosso Piceno Doc “Colle Ambro” 2012
-Rosso Conero Doc “Piancarda” 2011
-Marche Igt Rosato “Kòmaros” 2014
-Moscato Passito “Dorato”
-Brut
"Cibo di cantina"di Errico Recanati, Chef del Ristorante Andreina (sabato 30 e domenica 31; pranzo e merenda)
Mostra pittorica "Ritorno al senso" di Federico Bruglia (sabato 30 e domenica 31)
Mostra di illustrazioni "Fiabe, disegni e filastrocche" di Maria Teresa Brugiamolini e Laura Rastelli (sabato 30 e domenica 31)
Laboratorio per bambini e teatro dei burattini a cura di Maria Teresa Brugiamolini e Laura Rastelli (sabato 30 e domenica 31; 16.30-18.00)
Trucca bimbi a cura della Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Loreto A.P.S. (sabato 30; 15.30-18.00)
Presentazione del gioco da tavola "Myster Vino. L'Italia da bere e da giocare" (domenica 31; 15.30-18.00)
Gioco #CheersGarofoli (sabato 30 e domenica 31; scatti con fotografa 15.00-18.00) Concorso fotografico #bevicosavedi (sabato 30 e domenica 31)
Scatta una foto su Instagram del tuo bicchiere di vino davanti ad un paesaggio italiano, una cantina, una piazza o un monumento che sia con #bevicosavedi. Registrati sul sito www.movimentoturismovino.it e partecipa al concorso! In palio weekend per due persone in cantina con degustazioni.
”Io sto con il sughero” (sabato 30 e domenica 31)
Anche la Garofoli per tutto il 2015, scende in campo con il Movimento Turismo Vino per la Campagna “Io sto con il sughero”, per sensibilizzare il pubblico all’utilizzo sostenibile del sughero, prodotto 100% naturale e riciclabile. Il primo appuntamento sarà proprio quello di Cantine Aperte, quando saranno raccolti i tappi di sughero all’interno di oltre 300 aziende MTV .
“Questa nuovo progetto – afferma Caterina Garofoli – ribadisce l’impegno della nostra cantina verso la tutela della qualità del vino, ma anche verso la salvaguardia dell’ambiente in cui operiamo. L’enoturismo deve infatti andare di pari passo con la difesa dei nostri territori che sono unici al mondo”.

Mostra ”Ritorno al senso” di Federico Bruglia del gruppo nazionale di Arte e Decrescita. La famiglia ‪Garofoli‬‬‬‬ è lieta di presentare un altro appuntamento del ciclo “Garofoli In Arte” presso la propria cantina. Venerdì 8 maggio alle ore 18.30 vi aspettiamo per l’inaugurazione della mostra “Ritorno al senso” di Federico Bruglia. FEDERICO BRUGLIA dice di se… Sono nato a Loreto il 30 ottobre 1990. Scopro la magia lasciata dal segno della matita sul bianco della carta durante l’infanzia, vissuta nella libertà del silenzio di campagna. È da allora che vedo il disegno come uno strumento formidabile di conoscenza della realtà. A 14 anni inizio a frequentare il liceo artistico di Porto San Giorgio, esperienza che mi ha arricchito moltissimo sia artisticamente che come essere umano, grazie soprattutto al rapporto col mio professore di Figura Disegnata, Maurizio Governatori. Mi diplomo nell’anno scolastico 2007-2008. Il disegno e la pittura sono stati fondamentali per affrontare episodi importanti della mia vita, facendomi concentrare sulla voglia di capire e sulla ricerca di senso anche e soprattutto in periodi difficilissimi. Rendere visibile l’essenza delle cose, la loro anima, la loro natura, tentando di tradurre un senso in segno. Ecco dal mio punto di vista cos’è il gesto del disegno e della pittura. Si deve superare la dualità osservatore-osservato, non bisogna essere separati dalla cosa ma diventare la cosa; il pittore è l’ oggetto dipinto: in questo senso non si avrà più una copia, ma una genesi. Per riuscire in questo processo si deve mettere da parte l’ego. Lo scopo a cui tendo nonostante la consapevolezza della sua impossibilità è di trovare una verità e non una soggettivazione dell’oggetto. Bisogna quindi agire con l’intuito, cancellando ogni filtro mentale che si sovrappone a ciò che si ha di fronte, alla realtà. Una forma di proporzione dove consapevolezza e unione stanno alla ragionata inconsapevolezza di sé stessi. Se la mente è presente, l’occhio non lo è, e di conseguenza neanche la mano. La spersonalizzazione nell’opera contribuisce a rendere vera la restituzione oggettiva del soggetto. Ma per addomesticare la mano è molto importante addomesticare prima la comprensione, il proprio cuore. L’influenza dei moti dell’animo possono pesare fortemente sul risultato finale, inducendo mano e cuore verso un percorso destinato. Se il processo fosse riuscito, verrebbe a mancare anche ogni attività della mente rivolta al giudizio. Tutto potrebbe non essere più riconducibile alle mie personali facoltà espressive, dunque non risulterebbe presente alcuna identità, per questo non riesco ad immaginarmi con uno stile definito. Dopo il Liceo Artistico inizio la deludente esperienza dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, in cui ho avuto modo di vedere che oggi la “ricerca artistica” è separata dalla ricerca di senso, di bellezza, di realismo, e al contempo legatissima alla ricerca del nuovo a tutti i costi, al vendibile, al mondo del marketing. L’arte è stata scacciata dalla sua dimensione universale ed eterna e rinchiusa nella dimensione dell’effimero. Per essere contemporanea l’arte deve essere innovativa, lo stesso processo che avviene nel mercato. Secondo il sistema contemporaneo fare arte oggi significa quindi produrre oggetti, e non ha nessuna importanza se siano belli o con un qualsiasi senso. Se l’oggetto artistico diventa merce, si uccide l’arte, si perde l’unico fare disinteressato, che alimenta lo spirito invece dello stomaco: ’’l’arte non ci insegna nulla tranne il senso della vita’’. Ogni ideologia esprime una cultura che le corrisponde appieno, ed è ovvio che nella società del progresso, in cui il nuovo è sempre e comunque buono, migliore , l’arte debba essere in progressione continua. Ciò che conta nell’arte contemporanea è solamente rendere un idea concretamente vendibile. E se si toglie il lavoro e l’esperienza dall’opera d’arte si manipola meglio la produzione. Il lavoro manuale è uscito dal progetto artistico, la tecnica artistica è vista come un limite all’innovazione perpetua. In accademia tutto questo era evidente. La scelta è mentale senza esperienza concreta, senza più collegamento con la natura. Non si può separare la testa dal corpo, non esiste intelligenza senza il corpo, cioè natura, non esiste arte senza mano. Nel 2014 per cercare di proporre un alternativa al sistema dell’arte contemporanea , creo insieme a Maurizio Governatori e Simone Paolini il primo gruppo nazionale di Arte e Decrescita, ramo artistico del movimento della Decrescita Felice, di cui siamo i primi firmatari e promotori del manifesto, presentato a Savona a giugno dello stesso anno. Dobbiamo proprio ricominciare dalla terra, dalla natura, dalla sua imperfezione che è la vera bellezza. Tornare alla natura non è tornare indietro ma tornare alla realtà. Dobbiamo lottare non solo contro la desertificazione dell’ambiente ma anche e soprattutto contro quella dell’anima. L’artista è il mediatore tra la realtà materiale e quella dell’anima: la sua mano è guidata dalla natura e da un semplice dato oggettivo può arrivare a un significato universale. Nella mediazione dell’arte sta la verità, la bellezza, perché ci fa vedere senza essere accecati dallo sguardo di Medusa. L’arte dev’essere lo scudo di Perseo, un riflesso che è l’immagine vera, reale, e che ci permette di vedere con quel distacco necessario a elaborare pensieri, critiche e soluzioni per l’anima. Bisogna ricostruire l’immaginario collettivo, perché l’arte si contempla, non si usa. La vera arte è sempre contemporanea, come diceva Schiele: l’arte non è moderna, è eterna. CURRICULUM ARTISTICO 2008 : Mostra personale alla Torre di Sant’Anna a Recanati 2008 : 3° posto al concorso di estemporanee del comune di Acquaviva Picena 2009 : 1° posto al concorso di estemporanee del comune di Acquaviva Picena 2014 : Mostra personale al Castello Svevo di Porto Recanati 2015 : Mostra collettiva al centro Giovarti di Centobuchi